Jeanne Hébuterne / Amedeo Modigliani : nuovi indizi

Le versioni divergono sui luoghi, le date e gli eventuali intermediari nel rapporto tra Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani.

L’ipotesi di un primo incontro a un ballo in maschera nel marzo 1917, in cui Modigliani si travestì da Pierrot, è invalidata dalla presenza di un suo disegno, datato 30 dicembre 1916, raffigurante la giovane di diciannove anni e mezzo. Secondo Christian Parisot, fu realizzato al primo piano della Rotonde.

Amedeo MODIGLIANI (1884-1920)
Jeanne Hébuterne
À Jeannette, il 30 dicembre 1916
Matita su carta 42,5 x 25,5 cm
Collezione privata

Jeanne Hébuterne frequentò allora l’Académie Colarossi e assomigliava, secondo lo stesso autore, a una Vergine veneziana, o secondo André Salmon, a una Vergine di Colonia perduta a Montparnasse. Ma la prima artista ad averla rappresentata con questo nome è stata Chana Orloff, in una straordinaria effigie scolpita che rivela una donna al tempo stesso segreta e mistica.

Chana ORLOFF (1888-1968)
Vergine, o Jeanne Hébuterne, 1914-1915
Bronzo, 52 x 10 x 10,5 cm
Parigi, Ateliers-museo Chana Orloff

I suoi lunghi capelli rosso-marroni incorniciano un viso bianco latte, che le è valso il soprannome “Cocco”. Nel disegno come nella scultura troviamo questa fascia più o meno larga che intrappola i capelli come un casco. Una sua fotografia scattata nel novembre 1914 sembra suggerire una data e fungere da modello per la scultura di Chana Orloff, distesa come una sobria cariatide.

Jeanne a 16 anni, novembre 1914

“Jeannette” sembra un grido dal cuore!
Probabilmente non è a prima vista che si dà questo soprannome affettuoso alla propria modella. Forse l’incontro ebbe luogo qualche mese prima, dopo l’estate del 1916 segnata dalla rottura tra Modigliani e Béatrice Hastings. Si dice che Jeanne abbia posato per Foujita, che potrebbe averla presentata a Modigliani. Ma l’artista che ha conosciuto più a lungo la giovane, giovanissima Hébuterne è senza dubbio Chana Orloff, di cui Modigliani dipinse il ritratto intorno al 1916, quando si accingeva a “schizzare” Jeannette: una concordanza di tempi verbali.

Amadeo Modigliani (1884-1920)
Ritrato di Chana Orloff, 1916 circa
Penna e inchiostro nero, 28,5 x 17,4 cm
Parigi, Ateliers-museo Chana Orloff

Anna Orloff (la deformazione in Chana è successiva) si iscrisse alla Scuola di Arti Decorative il 5 ottobre 1911 (con il numero 2331) insieme ad altre 110 ragazze provenienti da contesti molto diversi. La sezione femminile della scuola si trovava allora al 10 bis rue de Seine. Una foto di Eugène Atget mostra l’ingresso sormontato da una bandiera proprio nell’anno di questo memorabile ritorno a scuola.

Eugène ATGET (1857-1927)
Fotografia, 1911
10 e 10 bis rue de Seine en 1911
Parigi, Museo Carnavalet, PH33865

Cinque giorni dopo, il 10 ottobre 1911, toccò a Jeanne Hébuterne iscriversi (n. 2380), nonostante l’anno scolastico fosse iniziato il giorno prima. A differenza di Chana Orloff che ha omesso di menzionare la sua data e il suo luogo di nascita (12 luglio 1888 a Tsareconstantinovka), la giovane donna indica nel registro: 3 settembre 1894 a Meaux. Le regole della scuola impongono infatti di avere almeno quindici anni per poter frequentare le lezioni. Tuttavia, Jeanne Hébuterne aveva solo tredici anni e mezzo all’epoca e fu quindi la data di nascita del fratello André Hébuterne che la giovane impaziente scrisse spudoratamente al posto della propria (6 aprile 1898 a Meaux). Sembra che il sotterfugio sia stato scoperto, poiché i primi appunti di Jeanne compaiono solo a partire dall’anno scolastico successivo.

Registro delle note di l’École des Arts décoratifs
Anno 1912-1913
Figura, divisione elementare, 2a sezione
Parigi, Archives Nationales, AJ/53/293

Jeanne Hébuterne, che è quasi dieci anni più giovane di Chana Orloff, ha frequentato con lei i corsi per due anni alla Scuola di Arti Decorative, oltre ai corsi più informali all’Accademia Vassilieff. Il ritratto a figura intera scattato da Chana Orloff rivela il suo stretto legame con la giovane donna dagli occhi chiari. Corrisponde all’archetipo che il suo amante affina di ritratto in ritratto e che lei riprende nei suoi autoritratti: collo lungo, testa ovale, bocca piccola, naso lungo, ma occhi non opachi, perché lui conosce la sua anima.

Jeanne Hébuterne diede ad Amedeo Modigliani una bambina, nominata Jeanne anche lei, che nacque il 29 novembre 1918. Appena un anno dopo, quando era di nuovo incinta di otto mesi, la morte del suo amante la lasciò profondamente sconvolta. Accolta dai genitori al numero 8 bis rue Amyot, si lanciò dal quinto piano nel cuore della notte del 26 gennaio 1920, per non separarsi mai più di lui. L’epitaffio sulla sua tomba lo menziona, ma la scultura di Chana Orloff realizzata nel 1914 ricorda la pietra tagliata da Modigliani nel 1912, quattro anni prima del loro incontro, come se la conoscesse da sempre.

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