In occasione della mostra “Chana Orloff, scolpire l’epoca” al museo Zadkine di Parigi fino al 31 marzo 2024, la presentazione della testa in gesso dorato di Maria Lani abbozzata dal grande ritrattista di Montparnasse, ci permette di vedere di nuovo l’effigie di questa donna misteriosa e affascinante.
Chana Orloff (1888-1968)
Maria Lani, 1928
Gesso dorato, 39 x 20 x 27 cm
Modelli rivelati a se stessi
Il virtuosismo di Chana Orloff (1888-1968) si manifesta catturando le caratteristiche salienti dei suoi modelli per trasmetterne la quintessenza, a volte a loro insaputa. Per Max Jacob è una sfida : “Quindi, pensi davvero che la mia povera testa di pecora può adornare un album o interessare a qualcuno ? Sono disposto… ma in realtà dovrai mettere molto talento in quella testa in modo che sembri contenerne un po”.
Chana Orloff (1888-1968)
Max Jacob
Basato su un disegno originale in grafite, 23,5 × 17,5 cm Jean Pellerin, Gaston Picard e Chana Orloff, Figures d’histoire, Parigi, E.-F. d’Alignan, 1923
Chana Orloff, la più grande scultrice della Scuola di Parigi
All’artista russo il talento non manca, e questa bella mostra di sculture ci permette finalmente di svelarlo a tutti coloro che non hanno ancora visitato il suo atelier parigino, Villa Seurat, nel quattordicesimo quartiere, un momento indimenticabile, ricco e commovente sotto la guida dei suoi nipoti Ariane Tamir o Eric Justman.
Ateliers-Musée Chana Orloff, 7 bis villa Seurat 75014 Parigi
Un talento da scoprire…
Certamente, la scultura che rappresenta Maria Lani non è il fulcro della mostra, e il suo nome è per lo più sconosciuto, mentre le effigi di Jeanne Hébuterne, Anaïs Nin, Auguste Perret, Francis Jourdain o Otto Rank sono più rappresentative delle celebrità frequentate da Chana Orloff.
Ma chi è questa Maria Lani ?
Maria Lani fotografata da Man Ray (1890-1976)
Il personaggio principale di un film in produzione
Quando arrivò da Praga a Parigi nella primavera del 1928, la ragazza di 23 anni era accompagnata da due produttori cinematografici che, per lo scopo del film, cercavano artisti della capitale per dipingere il suo ritratto. La storia, infatti, è quella di un collezionista che assiste ad uno spettacolo teatrale in cui l’attrice strangola una bambola. Il giorno successivo trovò l’interprete e, affascinato dall’acutezza del suo carattere, la fece dipingere e scolpire dai suoi artisti preferiti. Appende i quadri e dispone le sculture nella sua casa, ma le figure escono dalla cornice o dalla base e lo inseguono. La riuscita del film dipende certo dal talento di Maria Lani, ma anche dalla qualità dei ritratti dipinti e scolpiti… Si deve quindi rivolgerci ai più grandi artisti della capitale. Jean Cocteau sollecitato, lo disegnò più volte poi lo presentò ai suoi amici.
Maria Lani da Jean Cocteau (1889-1963)
Un cast impressionante di pittori e scultori…
Nessuno sa in quale ordine gli artisti si siano messi al lavoro, ma la maggior parte è convinta. Chana Orloff risponde proponendo questa effigie in gesso dorato e possiamo immaginare che la giovane attrice, già abitata dal suo ruolo, la affascini. Incarnare un personaggio è intraprendere un viaggio, uscire dalla propria identità per costruirne una diversa, abbracciare le emozioni dell’altro, il suo modo di pensare, ma anche fisicamente, come si muove, come cammina. Jean Cocteau sottolinea la capacità di metamorfosi dell’attrice: “Ogni volta che distogliamo lo sguardo da lei, lei cambia. Vedi di volta in volta una ragazzina, una donna devastata, uno scolaro, un gatto, […] Ho dimenticato di dirti che ha tre profili. Si gira, non la riconosciamo”. Tra le persone vicine a Chana Orloff, Fernand Léger ha accettato di disegnarla.
Maria Lani da Fernand Léger (1881-1955)
Una galleria de ritratti
Ma anche Chaim Soutine al quale Chana Orloff è molto legata…
Maria Lani da Chaïm Soutine (1893-1943)
Anche il suo amico, l’incisore Jean Laboureur, fornisce la sua versione…
Maria Lani da Jean Laboureur (1877-1943)
È stata Chana Orloff a convincere il pittore Per Krogh, da lei stessa ritratto come fisarmonicista, a catturare la giovane attrice dal vero?
Maria Lani da Per Krogh
Moses Kisling non vuole essere escluso…
Maria Lani da Moses Kisling (1891-1953)
E anche Max Jacob posa la penna per prendere una matita !
Maria Lani da Max Jacob (1876-1944)
Marc Chagall, dal canto suo, le ha regalato uno chignon stravagante.
Maria Lani da Marc Chagall (1887-1985)
Gli scultori vogliono anche creare la sua effigie in tre dimensioni. Primo Antoine Bourdelle che vive in Impasse du Maine.
Maria Lani da Antoine Bourdelle (1861-1929)
Charles Despiau gli conferisce un volto impenetrabile.
Maria Lani da Charles Despiau (1874-1946)
Anche Henri Laurens si lascia sedurre.
Maria Lani da Henri Laurens (1885-1954)
E Zadkine a chiudere l’alfabeto!
Maria Lani da Ossip Zadkine (1888-1967)
Chiediamo a Picasso che rifiuta categoricamente. Quanto a Marie Laurencin, le suggerisce di scegliere uno dei suoi ritratti di donna già realizzati e che scriverà di seguito: “Ritratto di Maria Lani”. Le indicazioni dello scenario ci impediscono di mantenere questa proposizione. Per fortuna altri artisti come Pierre Bonnard accettano.
Maria Lani da Pierre Bonnard (1867-1947)
Georges Braque non può dire di no.
Maria Lani da Georges Braque (1882-1963)
Giorgio di Chirico la porta nel suo atelier.
Maria Lani da Giorgio di Chirico (1888-1978)
Anche Robert Delaunay.
Maria Lani da Robert Delaunay (1885-1941)
André Derain è sull’elenco…
Maria Lani da André Derain (1880-1954)
E Raoul Dufy…
Maria Lani da Raoul Dufy (1877-1953)
E Tsugouhari Foujita…
Maria Lani da Tsugouhari Foujita (1886-1968)
È presente anche Marcel Gromaire.
Maria Lani da Marcel Gromaire (1892-1971)
Anche Louis Marcoussis…
Maria Lani da Louis Marcoussis (1878-1941)
Alfred Marquet…
Maria Lani da Alfred Marquet (1875-1947)
Henri Matisse…
Maria Lani da Henri Matisse (1869-1954)
Francis Picabia…
Maria Lani da Francis Picabia (1879-1953)
Suzanne Valadon…
Maria Lani da Suzanne Valadon (1865-1938)
E… Kees van Dongen !
Maria Lani da Kees van Dongen (1877-1968)
E tante altre celebrità. In tutto sono 51 gli artisti che espongono il loro ritratto a Bernheim nel 1930, tutti citati sulla copertina del catalogo.
Catalogo della mostra del 1930 a Bernheim Jeune.
Epilogo
Il film non verrà mai realizzato.
E per una buona ragione: Maria Lani non è un’attrice.
Il suo vero nome è Maria Geleniewicz (Czenstochova [Polonia] 24/06/1905-11/03/1954 Parigi).
I due produttori? Questi sono suo fratello e suo marito Maximilien Ilyin (1893-1964) detto Mac Ramo (o Abramovicz).
Lei non è ceca ma polacca e ha appena organizzato con i suoi complici la più grande truffa della storia dell’arte.
Ma doveva essere una brava attrice, non per incarnare questo improbabile personaggio, ma per ingannare tanti grandi artisti che pensavano di vedere un giorno il ritratto che avevano fatto di lei, in primo piano, sul grande schermo del cinema !